L’arte funeraria nella storia
L’arte funeraria rappresenta l’unico modo di celebrare e ricordare i nostri morti. La prima forma di arte funeraria conosciuta risale all’uomo di Neanderthal, più di 50.000 anni fa.
Tutti i grandi popoli che si sono succeduti nel corso dei secoli, Egizi, Etruschi, Romani, Greci costruivano tombe dall’interno ampio e imponente, per permettere l’ inserimento di oggetti e beni che accompagnavano i defunti nell’aldilà, ma era attraverso l’arte funeraria posta al di sopra della tomba che si esaltava e ricordava la vita terrena dei propri cari.
L’arte funeraria comprende opere grandiose come le statue dell’isola di Pasqua, l’esercito di terrecotte dell’imperatore Qin, le piramidi, le tombe Etrusche, le catacombe ancora oggi visitabili a tutti.
Alcuni fra i più grandi e importanti cimiteri d’Europa fra cui il cimitero monumentale di Milano, custodiscono tombe e cappelle con opere di artisti, scultori o architetti dal v
L’arte funeraria ha sempre svolto un ruolo fondamentale nel testimoniare il rapporto dell’umanità con la morte e con il ricordo dei defunti. La sua evoluzione nel corso della storia riflette i valori culturali, religiosi e sociali delle diverse civiltà.
Origini e prime manifestazioni
L’arte funeraria trova le sue prime tracce nell’uomo di Neanderthal, con la sepoltura dei defunti accompagnata da oggetti rituali, a indicare una concezione spirituale della morte. Con l’Homo sapiens, queste pratiche si ampliano, includendo pitture rupestri e simboli che si ritiene avessero un significato religioso o commemorativo.
Le grandi civiltà antiche
- Egizi: L’arte funeraria egizia è celebre per le sue monumentali piramidi, costruite come tombe per i faraoni, e per i ricchi corredi funerari che riflettevano la credenza in un aldilà. Le pareti delle tombe erano decorate con scene della vita del defunto e con testi sacri.
- Etruschi: Le tombe etrusche, spesso a tumulo, erano decorate con affreschi vivaci che rappresentavano banchetti, danze e momenti gioiosi, mostrando un approccio sereno alla morte.
- Greci e Romani: L’arte funeraria greca includeva steli scolpite e rilievi commemorativi, mentre i Romani costruivano mausolei imponenti e columbaria, spesso adornati con mosaici e sculture.
Manifestazioni iconiche
L’arte funeraria comprende opere che hanno segnato profondamente la storia dell’umanità, come:
- Le statue dell’isola di Pasqua: Gigantesche figure monolitiche, i Moai, che onoravano antenati o capi tribali.
- L’esercito di terracotta dell’imperatore Qin: Un esercito in miniatura realizzato per proteggere il primo imperatore della Cina nell’aldilà.
- Le catacombe cristiane: Labirinti sotterranei usati dai primi cristiani per sepolture e cerimonie religiose.
Arte funeraria moderna
Con l’epoca moderna, l’arte funeraria ha assunto connotazioni più personali e intime. I cimiteri monumentali, come quello di Milano, di Genova o di Parigi (Père-Lachaise), custodiscono tombe e cappelle decorate da grandi artisti e architetti, trasformando questi spazi in musei a cielo aperto. Queste opere rappresentano una fusione di tradizione e innovazione, celebrando la memoria dei defunti attraverso un linguaggio artistico contemporaneo.
Significato culturale e spirituale
L’arte funeraria, oltre a essere un atto di commemorazione, è anche una testimonianza del desiderio umano di lasciare una traccia e di trovare conforto nel celebrare la memoria dei propri cari. Attraverso la sua evoluzione, questa forma d’arte ci racconta non solo come le diverse società percepivano la morte, ma anche come celebravano la vita.
alore storico-artistico inestimabile e intoccabile tanto da renderli dei musei a cielo aperto dell’arte funeraria contemporanea.